“L’Europa è una comunità democratica da difendere”

Editoriale pubblicato da “la Stampa”, 23 novembre 2020.


Caro direttore,

in Europa siamo a una svolta. Come lei ha giustamente ricordato, la battaglia sullo stato di diritto non è un negoziato come gli altri. Con Emmanuel Macron, stiamo difendendo l’identità stessa della nostra Unione: non una semplice associazione tra Stati ma una vera comunità democratica. Tutti i cittadini devono avere la garanzia che saremo sempre al loro fianco, se necessario anche contro i loro governi se questi violano i valori fondamentali europei. Parliamo lingue diverse, veniamo da paesi e storie diverse, abbiamo idee diverse ma c’è qualcosa di molto profondo che ci unisce: il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia. E questa l’identità europea, dopo due guerre civili europee, dopo la Shoah, dopo la Resistenza.

Il rispetto dello stato di diritto deve essere la condizione fondamentale per ottenere i fondi Ue e il Recovery Plan. Non puoi definirti europeo quando ricevi decine di miliardi di euro e poi scoprirti nazionalista quando devi rispettare il pluralismo, la solidarietà, le minoranze o la parità tra uomo e donna. Nessuna ingerenza: non ci stiamo «immischiando in questioni interne». Al contrario, stiamo proteggendo i diritti di tutti, a cominciare proprio dai polacchi e dagli ungheresi.

Tutti sono tenuti a rispettare questi valori nel momento in cui aderiscono all’UE. Oggi stiamo lavorando per uscire dalla crisi e dobbiamo dotarci di nuovi mezzi, molto più efficaci, svincolati dai veti nazionali, per costruire un’Europa politica e democratica. In vari affermano che Orban e Morawiecki non si possano permettere di rinunciare ai fondi Ue. Probabile. Ma è certo che noi non possiamo permetterci di accettare un compromesso al ribasso: significherebbe negare la nostra storia e rinunciare alla nostra identità e ai nostri ideali. Dobbiamo allora lavorare per un accordo a 27, ma dobbiamo anche essere pronti ad andare avanti comunque, con quei governi e quei popoli che condividono i valori alla base della nostra Unione.

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