“Quel nuovo asse fra Roma e Parigi”
sono d’accordo con lei: più solidarietà in Europa. In questa fase darwiniana, non vince il più forte ma chi dimostra di avere la maggiore capacità di trasformazione. La soluzione contro la crisi è europea. Dimostriamo maggiore audacia nel concepire il nostro futuro comune. Da una parte, alcuni ripetono gli sbagli: decidono insieme a Bruxelles e poi accusano l’Europa di errori o lentezze. Dall’altra, abbiamo realizzato l’impensabile con il Piano di Rilancio europeo (NextGenEU) ma non abbiamo fatto altrettanto per le nostre capacità di ricerca e industriali.