Gozi: “Bruxelles reagisca, il mix Donald-Elon è spaventoso”

Gozi: “Bruxelles reagisca, il mix Donald-Elon è spaventoso”

Per l’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo, Sandro Gozi, la vittoria di Donald Trump impone un cambio di passo all’Europa, specie in un quadro globale come quello attuale in cui “sta correndo un pericolo mortale se non si svegliaâ€

Gozi: “Veti e personalismi impediscono polo moderato. Fitto? Von der Leyen spieghi l’apertura a chi ha votato contro di leiâ€

Gozi: “Veti e personalismi impediscono polo moderato. Fitto? Von der Leyen spieghi l’apertura a chi ha votato contro di leiâ€

Per Sandro Gozi, la sfida è quella di rilanciare le relazioni tra l’UE e il Regno Unito. L’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo – eletto presidente della delegazione all’Assemblea parlamentare per il partenariato UE-Regno Unito – ritiene che sia possibile “stabilire nuove forme di cooperazione†e che si debba imparare la lezione del successo del Partito Laburista: “Le elezioni si vincono al centroâ€.

Elezioni europee 2024: Sandro Gozi, un italiano in una lista francese

Elezioni europee 2024: Sandro Gozi, un italiano in una lista francese

L’europarlamentare italiano e segretario generale del Partito Democratico Europeo è nuovamente candidato nella lista di maggioranza presidenziale francese per le elezioni del 9 giugno. Il suo obiettivo: rappresentare i cittadini europei, pur ponendosi come fervente sostenitore del macronismo.

“L’asse Draghi-Macron può essere il pilastro dell’Unione Europea”

“L’asse Draghi-Macron può essere il pilastro dell’Unione Europea”

Da luglio 2020 alla guida di Renault c’è un eccellente dirigente italiano, Luca de Meo. Nessuno pensa per questo che la più grande casa automobilistica francese sia diventata improvvisamente italiana né in altri Paesi Ue investimenti italiani vengono considerati pericolosi e messi sullo stesso piano di quelli cinesi, come a volte accade a Roma. Le relazioni tra Francia e Italia sono solide, hanno radici profonde nella storia, affondate nel terreno di cultura, economia, arte e cooperazione.

“Europa e Covid: perché la società della prudenza è meglio di quella a zero rischi”

“Europa e Covid: perché la società della prudenza è meglio di quella a zero rischi”

Viviamo in un momento darwiniano. In questi momenti, non vince il più forte, ma colui che dimostra di avere la migliore capacità di adattamento e di trasformazione: capacità che l’Unione ha dimostrato di avere con il Recovery Plan, faticando invece su sanità e suo ruolo nel mondo.

“L’Europa è una comunità democratica da difendere”

“L’Europa è una comunità democratica da difendere”

Caro direttore,

in Europa siamo a una svolta. Come lei ha giustamente ricordato, la battaglia sullo stato di diritto non è un negoziato come gli altri. Con Emmanuel Macron, stiamo difendendo l’identità stessa della nostra Unione: non una semplice associazione tra Stati ma una vera comunità democratica. Tutti i cittadini devono avere la garanzia che saremo sempre al loro fianco, se necessario anche contro i loro governi se questi violano i valori fondamentali europei. Parliamo lingue diverse, veniamo da paesi e storie diverse, abbiamo idee diverse ma c’è qualcosa di molto profondo che ci unisce: il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia. E questa l’identità europea, dopo due guerre civili europee, dopo la Shoah, dopo la Resistenza.

“Ci sono 750 miliardi di motivi per cui l’Europa conviene all’Italia”

“Ci sono 750 miliardi di motivi per cui l’Europa conviene all’Italia”

L’Italia è già il primo beneficiario della risposta europea e lo sarà ancora di più se manteniamo alta la pressione politica nei prossimi mesi. Quanto è a disposizione dell’Italia già oggi come risposta d’urgenza alla crisi? Da SURE 15-20 miliardi, dalla BEI 35 miliardi, dal MES 36 miliardi, come “extra” dal bilancio UE 2014-2020 altri 6/7 miliardi. A cui si aggiunge ora la proposta di Ursula Von der Leyen, Next Generation, che prevede 80 miliardi di sovvenzioni e 90 miliardi di prestiti sempre per l’Italia. Totale: 250-255 miliardi, circa il 15% del pil italiano.