Elezioni europee 2024: Sandro Gozi, un italiano in una lista francese

Elezioni europee 2024: Sandro Gozi, un italiano in una lista francese

L’europarlamentare italiano e segretario generale del Partito Democratico Europeo è nuovamente candidato nella lista di maggioranza presidenziale francese per le elezioni del 9 giugno. Il suo obiettivo: rappresentare i cittadini europei, pur ponendosi come fervente sostenitore del macronismo.

“Quel nuovo asse fra Roma e Parigi”

“Quel nuovo asse fra Roma e Parigi”

sono d’accordo con lei: più solidarietà in Europa. In questa fase darwiniana, non vince il più forte ma chi dimostra di avere la maggiore capacità di trasformazione. La soluzione contro la crisi è europea. Dimostriamo maggiore audacia nel concepire il nostro futuro comune. Da una parte, alcuni ripetono gli sbagli: decidono insieme a Bruxelles e poi accusano l’Europa di errori o lentezze. Dall’altra, abbiamo realizzato l’impensabile con il Piano di Rilancio europeo (NextGenEU) ma non abbiamo fatto altrettanto per le nostre capacità di ricerca e industriali.

“L’Europa è una comunità democratica da difendere”

“L’Europa è una comunità democratica da difendere”

Caro direttore,

in Europa siamo a una svolta. Come lei ha giustamente ricordato, la battaglia sullo stato di diritto non è un negoziato come gli altri. Con Emmanuel Macron, stiamo difendendo l’identità stessa della nostra Unione: non una semplice associazione tra Stati ma una vera comunità democratica. Tutti i cittadini devono avere la garanzia che saremo sempre al loro fianco, se necessario anche contro i loro governi se questi violano i valori fondamentali europei. Parliamo lingue diverse, veniamo da paesi e storie diverse, abbiamo idee diverse ma c’è qualcosa di molto profondo che ci unisce: il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia. E questa l’identità europea, dopo due guerre civili europee, dopo la Shoah, dopo la Resistenza.

“Ci sono 750 miliardi di motivi per cui l’Europa conviene all’Italia”

“Ci sono 750 miliardi di motivi per cui l’Europa conviene all’Italia”

L’Italia è già il primo beneficiario della risposta europea e lo sarà ancora di più se manteniamo alta la pressione politica nei prossimi mesi. Quanto è a disposizione dell’Italia già oggi come risposta d’urgenza alla crisi? Da SURE 15-20 miliardi, dalla BEI 35 miliardi, dal MES 36 miliardi, come “extra” dal bilancio UE 2014-2020 altri 6/7 miliardi. A cui si aggiunge ora la proposta di Ursula Von der Leyen, Next Generation, che prevede 80 miliardi di sovvenzioni e 90 miliardi di prestiti sempre per l’Italia. Totale: 250-255 miliardi, circa il 15% del pil italiano.